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03/03/15

Birdman o l'imprevedibile virtù dello straparlare.

Scrivo dal treno. Scrivo come al solito dopo secoli perché come al solito non mantengo le mie promesse e la mia vita è un'altalena: casini e momenti belli che preferisco vivere piuttosto che scrivere. Ho preso dunque una decisione: non chiuderò questo blog ma gli farò cambiare direzione. Come? Non lo so ancora neanche io ma se vorrete essere parte del viaggio ne sarò lieta.
Ora, ieri ho visto Birdman : il film che ha vinto l'Oscar per capirci. Anche se in realtà ne ha vinti 4. Ve l'ho detto per caso che sono in ritardo? Così,tanto per riaggiornarvi sulle mie capacità di puntualità. Cosa dicevo? Ah sí, Birdman. Non sono una critica cinematografica e dunque non mi permetto di commentarlo tecnicamente o simili ma posso dire che ho cercato di interpretarlo e forse ho compreso quello che voleva dire.
Ma  perché togliervi la gioia di provare ad interpretarlo voi stessi? Ma in particolare perché togliervi la gioia di andare al cinema? Dunque alzate quei culi rinsecchiti o flaccidi dipende dal vostro biotipo e andate al cinema.
"ma io guardo tutto in streaming" pensarono 3/4 dei lettori.
Ah,le nuove tecnologie e le nuove generazioni.
Sono l'unica a cui fa schifo toccare i sedili della metropolitana? Sono germofoba,benvenuti nella mia vita.
Insomma,dopo questo poat delitante avete 3 possibilità: dirmi cosa ne pensate dei treni; dirmi cosa pensate di Birdman; chiudere qua e continuare a fare quello che stavate facendo ignorando le mie speranze di instaurare un dialogo su entrambi gli argomenti sopracitati.