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27/01/13

Il sole di Roma e il panico nelle discoteche- Nine in the afternoon

Oggi vado di canzonicina allegra. 
Oh,sarà che finalmente è arrivato il sole e ho voglia di farmi interminabili passeggiate in mezzo al verde, far filtrare i raggi del sole tra le dita e inforcare gli occhiali da sole e non per nascondere occhiaie di entità bibliche.
Sarà che alla fine Roma è sempre più bella con il cielo azzurro,il sole e quel freschetto che ti permette di mettere solo il cappottino leggero e non imbacuccarti tipo l'omino focaccina.
Sarà che sono metereopatica. 

Qualsiasi cosa sia sono stata a godermi il sole passeggiando e sorridendo come una deficente da sola con l'mp3 nelle orecchie fino a qualche minuto fa. 
E tentando di far finta di saper fare foto simil artistiche: un sasso,wow!
Ed è inutile,in qualsiasi modo ci provi,è impossibile che io,indossate le cuffiette e premuto play, non cominci a sentirmi parte di un ipotetico video e debba agire di conseguenza protando la mia dignità a farsi fottere sempre e sempre più: non è il masso fare un playback muto e agitarsi a tempo di musica o simulare assoli di chitarra. 
Ma posso lavorarci,giuro! il primo passo è ammettere di avere un problema,giusto?
E dunque come ho già detto prima:vado di canzonicina allegra.
Panic! At The Disco. Chi? 
A vederli ora sembrano una manica di contadini del Galles imborghesiti con un problema nel superare i 40 kg di peso, se li aveste visti all'inizio della loro carriera avreste pensato che sembravano una manica di emo vestiti dalla costumista dei film di Tim Burton con un problema nel superare i 40 kg di peso.
Ironia gente,nulla di personale! 
I panic! ai giorni odierni
I panic! nel 2009 circa

Sono cresciuti e sono migliorati.
Agli inzi erano...insomma....un gruppetto che faceva canzoni orecchiabili che però potevano essere facilmente scambiati con i 30 Second to mars o con i Fall Out Boy:si assomigliavano un pò tutte le loro canzoni ma non erano malaccio (pareri personali).
 Sarà stato il bisogno di staccarsi dalle etichette di Emo ( ma dai?!) che gli venivano affibiate ma questi ragassuoli hanno cambiato rotta: via il mascara dagli occhi e inforchiamo un banjo!
ahahah no,non sono sicuramente assimilabili ai Munford and Son ma con l'album "Pretty.Odd" hanno messo un freno a tutto quello che era stato.
 Semplice ma comunque piacevole.
Lontano da quelle mise elettroniche di cui sono rimasti solo pochi eco.
Il primo singolo estratto (dovrebbe essere il primo,non ne sono troppo sicura!) è proprio quella canzonicina allegra di cui vi parlavo.
E allora ascoltiamola. 
"Nine in the Afternoon"
Cosa ne pensate? vi piace? 
p.s.:anche voi metereopatici?
p.s.2: consiglio l'ascolto di "pretty.odd" vivamente! :)

25/01/13

La vera felicità del perdersi-Road trippin'


Oggi è tempo di esultare,poco.
Ma comunque è sempre esultare.
 No,non parlo di nessuna partita di calcio nè nascita ma di quei giorni in cui sei,stranamente,felice.
Quando sei felice e neanche sai il perchè.
Come se tutto fosse sotto uno dei tanti filtri di Instagram.
Come se spuntassero dal cemento margherite gialle.
Come se niente potesse fermarti.
Come quando un gatto fa le fusa. 
Come quando hai preprarato la valigia e sei pronta per partire.
Ahhhh partire,viaggiare.
Con la mente,con il corpo. E non parlo di viaggi "extrasensoriali" ma del vero e proprio mettersi in viaggio.
Destinzazione? una qualsiasi.
Compagni di viaggio? uno solo. Tu e te stessa.
Il viaggio della vita,quello in solitaria,quello che è una vita che voglio farlo. 
Forse la vera felicità è questa: ritrovarsi, perdendosi lontano da casa. O forse solo ritrovarsi.O solo perdersi.
Probabilemnte è così che io voglio vedere la felicità: un perdersi e ritrovarsi di un secondo.
Ma oggi non mi interessa da dove provenga questa felicità io voglio godermela,voglio respirarla,voglio morderla. Voglio annegarci.
E quando sento questo brano,io mi perdo e mi ritrovo.E se mi sento felice.
I RHCP ne hanno macinati di Km,ne hanno viste di città,si sono persi e ritrovati sia musicalmente che personalmente.Ma rimangono sempre e comunque favolosi,sempre unicamente loro.
Sono dei degnissimi compagni di viaggio.
Per voi cosa significa essere felici? Viaggiare? amare? Avete un brano che vi fa sentire davvero felici?
Stay rock!

23/01/13

Green day e l'anima rockabilly

Oggi mi sento particolarmente rockabilly dunque indossate le vostre gonne a ruota ,un rossetto rosso fuoco e assumete un atteggiamento da vere pin up.Per i maschi basterà un pò di brillantina tra i capelli,un paio di jeans a vita alta e scarpe "bowling" style. 

Negli ultimi anni il ramo del rockabilly si è risvegliato e rinvigorito tanto che sono spunati ovunque corsi per imparare a ballare come nei ruggenti anni '50 e sul web impazzano tutorial per acconciarsi come una vera Pin up.
Io ho sempre amato questo stile sia musicalmente che "culturalmente" parlando, tanto che la mia festa dei 18 anni era proprio in tema rockabilly e tutto richiamava ad una sorta di Grease meno sdolcinato.
Inutile dire che fu memorabile (come la mia festa per i 16 anni in stile hippie! ahaha) !
Ma la musica qui gioca un GROSSISSIMO ruolo,insomma,parte tutto da lì!
 Così saltando i classici del rock anni '50 ,da Elvis a Chubby C. dei quali vorrei parlare ma una pagina di blog non basterebbe, nei moderni giorni molti gruppi hanno tirato fuori,sorprendentemente,la loro anima rockabilly. Alex Turner,frontman degli Arctic monkeys,con il suo taglio di capelli,altri proprio con brani fuori dalle proprie corde.
 Chi mi ha sorpreso di più per il risultato sono stati proprio i Green Day con un brano del loro ultimo album  ¡Dos!
Sto parlando della track n°7 "Stray Heart": sorprendentemente rockabilly nel sound ma senza perdere il timbro dei Green Day di sempre.
Billie Joe e soci questa volta hanno proprio fatto centro e il fatto di aver scelto come singolo per l'Europa proprio Stray Heart la dice lunga.
Voi che ne pensate? Ascoltare prima di giudicare!
Vi lascio: vado a scatenarmi un pò! ;)
stay rock!


21/01/13

Gollum impara a gestire la rabbia con la musica-Bfmv,Einaudi

Rabbia,furia,voglia di spaccare tutto,anger. 
Chiamatela come volete ma la rabbia è un'amica che non sempre si è capaci di gestire: qualche volta la si ingoia come una pillola altre volte si preferisce lasciarla uscire come un fiume in piena. 
Molti studi dimostrano che scaricare la rabbia in modo costruttivo sia molto più salutare che non farlo proprio ( evidentemente Homer Simpson che si trasforma in Hulk perchè ha trattenuto troppo la rabbia ha qualcosa da insegnare!).

 Ecco che allora si cominciano a picchiare cuscini,urlare come un giocatore di rugby,mordersi le guance dall'interno della bocca.
Ebbene,oggi è uno di quei giorni in cui la rabbia si è invasa del mio corpo:non fraintendetemi,il diavolo non si è impossessato di me ma sono solo fuoriosa,arrabbiata,amareggiata.
 Climax discendente signore e signori. La rabbia fa anche di questo: figure retoriche senza volerlo.
 Ma,c'è un ma. Sì perchè anche per me arriva il monento di incanalare questo nobile sentimento in qualcosa che non lasci le persone a me vicine in un angolo con gli occhi sbarrati chiedendosi chi sia quella ragazza che, curva come Gollum mentre capisce di aver appena perso l'anello, borbotta parole poco carine su qualsiasi cosa respiri.
Me stessa in un folle attacco di rabbia

Ecco che arriva dunque il modo costruttivo per far fluire in modo non violento questa rabbia repressa. Metto su un cd.
 Sono così prevedibile?
 Ma le opzioni sono sempre due in questi casi: qualcosa che scarichi la rabbia in un urlo furioso o che la sciolga in un dolce pianto? 
Ho provato entrambe e devo dire entrambe efficaci.
Per il primo caso opto sempre per pezzi quasi hardcore: Dagli avenged sevenfold agli Hopes die last fino ai Bullet for my valentine (diciamo qui più emocore che hardcore!). A questi ultimi sono molto legata perchè hanno fatto parte della mia infanzia e dunque ve li propongo senza vergonga (gli altri per la vostra gioia li presenterò in altri post!)


Nel secondo caso,quando la rabbia viene spazzata via da un lungo pianto liberatore le scelte si spostano sempre su canzoni acustiche/melodiche/classiche: da Einaudi a Beethoven, ai Modena city ramblers ad Enya passando per canzoni celitiche e pezzi acustici di gruppi citati precedentemente. Ecco allora The Bard's song e tutto scivola via.

E voi che metodi avete per allontanare la rabbia? Che canzoni ascoltate per scaricarla?
Fatemi sapere che sono molto curiosa :)
Stay rock!

20/01/13

Pete e i su e giù degli irlandesi

Piccolo aggiornamento.
 Ripensando al post dei Beatles di questa mattina e all'LSD mi sono ricordata di un personaggio che con le droghe ci è andato (e forse,no,sicuramente va ancora) a nozze.
Quanti ce ne sono nel mondo della musica? direi troppi e troppi hanno fatto una bruttissima fine che potevano risparmiarsi sicuramente.
Ma colui di cui voglio parlare nel poco tempo che ho a disposizione è un personaggio eclettico,eccentrico e il suo peso fa su e giù peggio del gomito di un'irlandese al pub il giorno si S.Patrizio ( se ci fosse qualche irlandese alla lettura perdonate questa battuta!) e non è Ozzy Osburne.Fa avanti e indietro da solista al suo gruppo e probabilmente è l'idolo maschile di tutti gli indie del mondo. Se non lo avete già capito sto parlando di  Pete Doherty.
Il leader dei Babyshambles è un personaggio molto chiacchierato ma a me interessa la sua vita professionale anche quella piena di alti e bassi.
Facendo finta di non ricordare la canzone in cui ha deciso di far cantare la sua ex Kate Moss ( colei che se fa la modella e non la cantante un motivo ci sarà!) sto parlando di "la belle et la bete" per il resto,a mio personale giudizio, quest'uomo strafatto ha combinato qualcosa di buono.
Ve ne parlerò più approfonditamente un altro giorno ma vi lascio con questa canzone che mi fa venire una voglia di sorridere che non immaginate :D

stay rock!

18/01/13

Impacchi,Masterchef ,Tag e Wombats!

Eccomi qui che,tra un impacco per capelli eco-bio-handmade ai semi di lino,una puntata di Masterchef su Sky e il libro con l'esame da preparare,mi libro (ah ah perdonate il gioco di parole!) beata tra i pensieri della mia mente contorta...
mi libro tanto che arrivo ad un punto di stallo:
(vi risparmio le mire filosofiche alla "chi siamo?da dove veniamo?perche' esistiamo?")
 una domanda.
Una piccola domanda.Che io ho intenzione di porre anche a voi.
Se,per quale oscuro motivo non ci interessa,vi ritrovaste a dover scegliere solamente 5 cose che vi contraddistinguono dal resto del mondo, alle quali non potreste mai e dico mai rinunciare,per il semplice motivo che fanno di voi quello che siete,Cosa segliereste?.
L'ASPETTO ESTERIORE?IL CARATTERE? LE PERSONE CHE VI SONO VICINE?LE ESPERIENZE PASSATE? 
Apparentemente facile
.Io devo dire che ancora non ho deciso..sicuramente il mio amore per la musica e per le persone a me vicine.
E per i gatti
E i miei capelli rossi.
E il mio carattere.
E i dolci.
E le sere d'estate.
e le mie tett...ok,a quelle posso rinunciare visto che praticamente non ne ho.
Ma voi? avete le idee chiare?? sono curiosa :)
Nel frattempo vi lascio con i Wombats e la loro 1996: un gruppo che ho visto più volte live e devo dire niente male.Il giusto equilibrio tra tecno, indie,pop e elettronica.Non vi piacesse il genere sono comunque uno spettacolo da vedere live:ci si diverte un mondo!
Stay rock!

16/01/13

Rubik-Storm in a glass of water. La pioggia come ti tratta?

Piove.E più piove e più mi viene una voglia matta di uscire senza ombrello sperando che,come in un film,mi succeda qualcosa di sensazionale: una dichiarazione d'amore,un pianto in totale libertà che mi faccia risultare comunque bellissima,un'illuminazione divina sulla propria esistenza o che una voglia matta di cantare trasfomi la mia vita in un musical. 
 

E invece no,l'ombrello ce l'ho,oh sì, 
ma si inceppa. Ne prendo un altro:Rotto.
Sono in ritardo,come sempre e mi tocca uscire senza.
La pioggia cade ,gelida,  mi scioglie il trucco facendomi diventare la sosia di un procione con la rabbia e i capelli un'incrocio tra un ammasso informe di stoppa e betty spaghetti nel solo tragitto dalla porta alla macchina. 
Già,la macchina...neanche fossi nel bel mezzo di una sauna svizzera ho i vetri appannati che ci  si può giocare a tris per il resto dei secoli con la condensa: ma tranquilli,c'è quella piccola INUTILE valvoletta che dicono dovrebbe spannare i vetri....
dicono. 
Sta di fatto che continuo a guidare come la vecchia strega dell'ovest chinata sul volante. 
Arrivo a destinazione.
 Non c'è North face che tenga,la pioggia si infiltra tra la trama di tutti i tessuti: divento una spongebob vivente che si sta portando dietro un raffreddore assicurato.
 Piove. E più piove e più mi chiedo per quale ignaro motivo non sono rimasta a casa,con una fumante tisana tra le dita,ad amare quelle dolci perle,che racchiudono un'arcobaleno, attraverso una finestra. Perchè,è inutile negarlo,il fascino la pioggia lo ha,sì,quando la guardi da lontano,al coperto,al calduccio mentre nella stanza illuminata da una luce soffusa suonano e risuonano i Rubik. 
E tutto allora si dissolve pacificamente,proprio come in un film.

Stay rock!

15/01/13

Fear of the dark-Iron Maiden.E tu di cosa hai paura?

 



Ormai è assodato: il genere umano è sadico.
Ha necessità di farsi del male da solo.
Ha necessità di spaventarsi,di terrorizzarsi,di sudare freddo.
Questa necessità probabilmente deriva dal fatto di voler esorcizzare la paura con la paura stessa,ossia:quale modo migliore per affrontare la paura se non tuffandovicisi di testa?
 Ecco spiegata l'esistenza dei film horror...e di justin biber.
Questa scia sadica la ritroviamo, a rigor di logica,  anche nella musica: passando dagli slipknot agli iron maiden ai black sabbath. Loro vogliono spaventare,gli uni con la presenza scenica gli altri con i testi e,intendiamoci, spaventano positivamente.
Ecco che  dalla paura e dalla voglia di infodere questo sentimento nascono capolavori.
"Fear of the dark" è uno di questi. Basta osservare la copertina dell'album per comprendere che Dickinson e soci non avevano intenzione di parlare di unicorni e pony rosa. Molto e dico molto meglio così. 
Ma la vera paura,quella che non fa respirare,l'avete mai provata? 
Quali sono le cose che solo a pensarci vi fanno raggelare il sangue nelle vene? 
aghi? zombiee? la morte? l'oscurità? l'impotenza?
lo smalto sbeccato? entrare in un negozio e non trovare la taglia giusta di pantaloni? le doppiepunte? le armadillo shoes? Tutte paure più che oneste non c'è che dire. 
Io non ho paura di nulla.
tranne che della paura stessa.