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17/04/13

La giustizia dell'elettronica: Skrillex chi?

Mi addentro con molta,moltissima cautela in un territorio da me praticamente inesplorato se non in pochi,pochissimi casi.
Chiamatemi all'antica ma io ancora non riesco ad entrare in quest'ordine di idee.
Avrei voluto parlare del "fenomeno" degli ultimi due anni:
 Skrillex ma una vocina nella mia testa mi ha frenata,giustamente. 
il tecnico del suono che si preprara per il concerto? NO,è l'artista all'opera.

Perchè non conoscendo bene qualcosa non puoi giudicarla (anche se da quel poco che hai udito le orecchie hanno sanguinato ed il cervello urlava "perchè!perchè mi fai questo!?"),no,non posso farlo.
Magari un giorno,forse. 
Un molto ipotetico forse.
Ergo posso invece parlare di una band "affine" (passatemi il termine anche se in realtà di affine hanno ben poco)  al ramo elettronico.
 Premetto che ho una grossa avversione verso questo genere,se così vogliamo chiamarlo, per il semplice fatto che non mi si può chiamare vera musica qualcosa di così sintetizzato e incolore da sembrar composto da una macchina di Turing. 
Chiamala esperimento 626,chiamala "accorpamento di suoni che potrebbero avere un ritmo e un senso lato" ma non musica.
Con ciò non voglio dire che l'utilizzo di materiali elettronici per comporre sia il male,per carità,ma sono un MEZZO non un FINE.
Però in mezzo a questa matassa di fili elettrici e codici binari alcuni Francesi mi hanno colpita:
I justice.
QUesto duo francese ormai famosissimo è in circolazione già da tanto tempo ma ha avuto il suo bum nel 2011 e probabilmente grazie a loro è tornata la moda delle croci (!?) che impazza su tutti i pantaloni e magliette hipster.
Perchè proprio i Justice?
Ho sentito qualcosa di rock in loro,qualche chitarra,qualche basso.
Rock e al rock non dico mai di no.
Fatemi sapere cosa ne pensate, e ditemi che non resterò mai sola.
Justice-Never be alone



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