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19/02/13

Incontri ravvicinati sul vagone della metropolitana-tipo:Planet Funk.

 
Questa mattina,dopo aver rischiato di morire schiacciata tra le porte automatiche della metropolitana a causa della mia solita sfiga mista a ritardo cronico,trovato miracolosamente un posticino a sedere, ho tentato di rilassare i nervi osservando il paesaggio.
Monotonia portami via
 ma non ci si scoraggia:sono i dettagli che fanno la differenza!
 E tra errori cromatici di facciate di case probabilmente dipinte da daltonici e qualche campo di calcio fangoso decido di riporre il mio sguardo all'interno del vagone e ai suoi clienti.
 
 
 No,non sono una di quelle persone che fissa insistentemente la gente facendola sentire a disagio ma con occhiate veloci qua e la si possono scoprire e capire tanti aspetti interessanti riguardanti il genere umano.
 Dai,non fatemi credere che io sia l'unica!
 Nessuno di voi non ha mai incontrato la classica coppietta di turisti che anche a Gennaio inoltrato continueranno ad indossare i cappellini simil Liam Ghallagher da pescatore? 
O le dodicenni in piena crisi ormonale che,vestite tutte uguali,cantano e urlano all'unisono meglio delle scimmieurlatrici che devono salvare il proprio territorio?
 O il fantastico universitario con lo zainetto in spalla e la barbetta incolta che legge Freud e qualsiasi movimento terrestre potesse verificarsi resterà incollato a quelle pagine?
 O le fashion victim con il tacco 12 e il capello perfetto che pure se ci fosse il vagone pieno zeppo di gente troveranno sempre posto a sedere perchè loro sono dannatamente "cool"? 
E poi ci sono quelle come me.
Che già è tanto se evitano di schiacciarsi tra le porte automatiche.
Tra tutte quelle linee e quelle fermate ci si può facilmente perdere ma ovunque si guardi sembrano tutti così...preparati.
Quasi in una catena di montaggio: timbra,sali,scendi,sali,esci,timbra e nessuno che si scompone.
E io in questi momenti non posso fare a meno di udire come perfetta colonna sonora i Planet Funk.
Concedo un piccolo spazio ad un gruppo italiano che non amo particolarmente in quanto le loro influenze elettroniche sono troppo marcate ma alcuni brani sono decisamente azzeccati. 
Da "Another sunrise" che devo dire brano molto maturo rispetto ai precenti a quello che invece mi accompagna tutte le volte che mi addentro in quel mondo buio delle metropolitane.
Parlo di "Who said".
Ascoltatelo poi fatemi sapere chi incontrare nei vagoni e su quale canzone premereste PLAY mentre viaggiate sulle rotaie.
 


 "BUT I'M STUCK IN.....?"


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